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Per Sardegna d'Amare
Sab Lug 08, 2023 12:29 am
Proseguo la gita che ho intrapreso qualche giorno fa con il nostro camper virtuale tra foto personali e altre raccolte qua e la. Oggi, sempre verso est arriviamo a Porto Torres e ci fermiamo in tre spiagge senza contare tutta la parte rocciosa che compone la costa di questa città .
Dunque ecco la prima che troviamo è lo " Scoglio Lungo" una piccola spiaggia per bambini e famiglie.
Lo scoglio che si prolunga sul mare protegge la spiaggia dalle correnti di grecale .
Famosa anche per questa scultura un delfino che un cittadino generoso regalò alla comunità.
proseguendo il cammino troviamo le rocce dello scoglio lungo con delle perle nascoste come le grotta del diavolo e il ponte delle piscine.
Arriviamo alle spiagge delle Acque dolci
e dopo alla più famosa e bellissima spiaggia della città di Porto Torres, La spiaggia di Balai.
Una visione dall'alto del lungo mare di questa città
....bene , spero che vi sia piaciuto sostare qui , per ora mi fermo a Balai e poi proseguiremo il nostro viaggio. ciao !!
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Vacanze
Mar Giu 27, 2023 11:34 pm
Vi avevo promesso di portarvi con me alla scoperta delle belle spiagge sarde e dunque proseguendo dalla spiaggia della Pelosa che abbiamo visto nel precedente post, verso est, troviamo la spiaggia " Le Tonnare" dove la struttura creata un tempo per la pesca dei tonni è stata riqualificata per accogliere i vacanzieri.
e poi ancora proseguendo verso est a qualche chilometro verso est ,la mia spiaggia preferita ,
" Le Saline" di Stintino , chiamata cosi perché come vedete dalla foto degli stagni di acqua salata, si estraeva il sale .
Tanti chilometri di spiaggia libera ( come quasi tutte le spiagge sarde ) con alcuni chioschi attrezzati.
La conoscete già perché pubblico spesso le mie foto di questa spiaggia, non troppo affollata, con spiaggia bianca e un acqua limpidissima . Ecco un mio scatto.
Vista dall alto
e proseguo la navigazione ...ciaoo
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Re: Per Sardegna d'Amare
Mar Giu 27, 2023 11:19 pm
@Maribell Non conoscevo cosi in dettaglio questi particolari di Grazia Deledda.
E sulle balene non è stato raro vederle da vicino nel Golfo dell Asinara.
Purtroppo anche vittime delle navi . Dunque confermo che da qui passano i cetacei anche con i loro piccoli per averli visti relativamente da vicino.
E sulle balene non è stato raro vederle da vicino nel Golfo dell Asinara.
Purtroppo anche vittime delle navi . Dunque confermo che da qui passano i cetacei anche con i loro piccoli per averli visti relativamente da vicino.
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Odio et amo
Mar Giu 20, 2023 10:39 am
SA MATESSI DIE (trad. Lo stesso giorno)
20 giugno 1959
La salma di Grazia Deledda giunge in Sardegna ma la bara...
La scrittrice Grazia Deledda, morta nel 1936, non espresse mai, secondo quanto racconta suo nipote Alessandro Madesani, né verbalmente né per iscritto la volontà di essere sepolta in Sardegna.
Fu il popolare sindaco di Nuoro Pietro Mastino e un gruppo di intellettuali sardi a mobilitarsi perché questo avvenisse più di vent'anni dopo.
Infatti, negli ultimi anni della sua vita, la scrittrice aveva con i suoi connazionali un rapporto di amore e odio.
Tanti sardi ritenevano che i suoi racconti denigrassero la condizione dei sardi e che le sue descrizioni del mondo agropastorale fossero in qualche modo offensive.
La donna invece come ben sappiamo, amava profondamente la sua terra tanto che il suo sepolcro al Verano di Roma lo volle proprio a forma di un nuraghe (vedi foto).
Proprio per questo suo rapporto difficile, soprattutto coi nuoresi, ciò che accadde nel 1959, fu definito da molti una sorta di vendetta di Gratziedda dall’aldilà.
La salma partita regolarmente dal cimitero del Verano di Roma venerdì 19 giugno, non poté essere imbarcata a Civitavecchia a causa di uno sciopero dei marittimi.
Si pensò allora ad una corvetta della Marina militare, ma alla fine si optò per un aereo, anch’esso militare.
Alla fine l’aereo militare atterrò in terra sarda il 20 giugno.
Le spoglie della scrittrice sostarono per una notte nella chiesa del Rimedio nei pressi di Oliena.
Il giorno successivo invece si tennero le celebrazioni solenni, tanto attese, per un evento che ebbe risonanza in tutta la Sardegna e l’Italia.
La cerimonia fu raccontata con una radiocronaca diretta, da Paolo Piga e Giorgio Atzeni, alla presenza dei parenti di Grazia Deledda e delle più importanti autorità sarde, incluso l’allora presidente del Consiglio Antonio Segni, sardo anch’esso.
Una folla immensa si radunò per ascoltare il discorso commemorativo dello scrittore Bonaventura Tecchi, studioso italiano di letteratura tedesca.
La bara fu fatta sfilare lungo la via in cui si trovava l’abitazione della scrittrice per poi essere trasportata da quattro giovani nuoresi vestiti con l’abito tradizionale fin dentro la chiesetta della Solitudine ai piedi dell’Ortobene.
Ma una volta all’interno della piccola chiesa si verificò uno spiacevole colpo di scena: la bara infatti risultò troppo grande e non entrava nel severo sarcofago in basalto progettato da Mario Ciusa Romagna per ospitare la salma della scrittrice.
Le autorità cittadine si trovarono in grande imbarazzo, ma piuttosto che scatenare polemiche preferirono tenere segreto l’increscioso disguido, lasciando intendere che le spoglie di Grazia Deledda giacessero all’interno del sarcofago dentro la chiesetta.
Tuttavia non si poteva pensare di tradire completamente quella folla enorme che credeva esser quello il luogo della sepoltura definitiva dell’autrice di “Canne al vento”.
Così si scavò un tunnel all’esterno della chiesa che portava fin sotto il sarcofago, in modo che la bara fosse sepolta sotto il sarcofago stesso. In questo modo Grazia avrebbe comunque riposato in quel luogo e chiunque fosse andato a tributarle un saluto sarebbe andato nel posto giusto.
A febbraio del 2007 in occasione dei lavori di ristrutturazione della chiesetta della Solitudine, la bara di Grazia Deledda fu riesumata alla presenza di suo nipote Alessandro Malesani, del sindaco Mario Zidda, e di don Bobore Mereu.
L’involucro di legno che portava ancora sopra la croce, la targhetta con le iniziali della Deledda e le date della morte e della nascita: 27 settembre 1871, 15 agosto 1936 fu estratto il 27 febbraio.
La bara secondo il regolamento cimiteriale fu aperta alla presenza del medico legale Vindice Mingioni, per poter trasferire le spoglie in una bara più piccola.
Come racconta Alessandro Madesani Deledda, figlio del figlio della scrittrice, che non conobbe la nonna scomparsa tre anni prima della sua nascita, sulle ginocchia del feretro mummificato, fu rinvenuto il Vangelo secondo Matteo.
Una volta ultimati i lavori di ristrutturazione Grazia Deledda ha potuto finalmente riposare all’interno del famoso sarcofago.
*Sulla tomba-nuraghe al cimitero Verano di Roma Grazia Deledda volle questa scritta tratta da quel vangelo : “Non est Deus mortuorum sed viventium”, “non è Dio dei morti, ma dei viventi”.
Fonti:
Dalila, Vistanet.it
M. Brigaglia, Cronologia della Sardegna Contemporanea
Rubrica a cura di Ornella Demuru
(Fb- A innantis)
Foto 1 il sepolcro al cimitero del Verano
Foto 2 Chiesa della Solitudine a Nuoro
20 giugno 1959
La salma di Grazia Deledda giunge in Sardegna ma la bara...
La scrittrice Grazia Deledda, morta nel 1936, non espresse mai, secondo quanto racconta suo nipote Alessandro Madesani, né verbalmente né per iscritto la volontà di essere sepolta in Sardegna.
Fu il popolare sindaco di Nuoro Pietro Mastino e un gruppo di intellettuali sardi a mobilitarsi perché questo avvenisse più di vent'anni dopo.
Infatti, negli ultimi anni della sua vita, la scrittrice aveva con i suoi connazionali un rapporto di amore e odio.
Tanti sardi ritenevano che i suoi racconti denigrassero la condizione dei sardi e che le sue descrizioni del mondo agropastorale fossero in qualche modo offensive.
La donna invece come ben sappiamo, amava profondamente la sua terra tanto che il suo sepolcro al Verano di Roma lo volle proprio a forma di un nuraghe (vedi foto).
Proprio per questo suo rapporto difficile, soprattutto coi nuoresi, ciò che accadde nel 1959, fu definito da molti una sorta di vendetta di Gratziedda dall’aldilà.
La salma partita regolarmente dal cimitero del Verano di Roma venerdì 19 giugno, non poté essere imbarcata a Civitavecchia a causa di uno sciopero dei marittimi.
Si pensò allora ad una corvetta della Marina militare, ma alla fine si optò per un aereo, anch’esso militare.
Alla fine l’aereo militare atterrò in terra sarda il 20 giugno.
Le spoglie della scrittrice sostarono per una notte nella chiesa del Rimedio nei pressi di Oliena.
Il giorno successivo invece si tennero le celebrazioni solenni, tanto attese, per un evento che ebbe risonanza in tutta la Sardegna e l’Italia.
La cerimonia fu raccontata con una radiocronaca diretta, da Paolo Piga e Giorgio Atzeni, alla presenza dei parenti di Grazia Deledda e delle più importanti autorità sarde, incluso l’allora presidente del Consiglio Antonio Segni, sardo anch’esso.
Una folla immensa si radunò per ascoltare il discorso commemorativo dello scrittore Bonaventura Tecchi, studioso italiano di letteratura tedesca.
La bara fu fatta sfilare lungo la via in cui si trovava l’abitazione della scrittrice per poi essere trasportata da quattro giovani nuoresi vestiti con l’abito tradizionale fin dentro la chiesetta della Solitudine ai piedi dell’Ortobene.
Ma una volta all’interno della piccola chiesa si verificò uno spiacevole colpo di scena: la bara infatti risultò troppo grande e non entrava nel severo sarcofago in basalto progettato da Mario Ciusa Romagna per ospitare la salma della scrittrice.
Le autorità cittadine si trovarono in grande imbarazzo, ma piuttosto che scatenare polemiche preferirono tenere segreto l’increscioso disguido, lasciando intendere che le spoglie di Grazia Deledda giacessero all’interno del sarcofago dentro la chiesetta.
Tuttavia non si poteva pensare di tradire completamente quella folla enorme che credeva esser quello il luogo della sepoltura definitiva dell’autrice di “Canne al vento”.
Così si scavò un tunnel all’esterno della chiesa che portava fin sotto il sarcofago, in modo che la bara fosse sepolta sotto il sarcofago stesso. In questo modo Grazia avrebbe comunque riposato in quel luogo e chiunque fosse andato a tributarle un saluto sarebbe andato nel posto giusto.
A febbraio del 2007 in occasione dei lavori di ristrutturazione della chiesetta della Solitudine, la bara di Grazia Deledda fu riesumata alla presenza di suo nipote Alessandro Malesani, del sindaco Mario Zidda, e di don Bobore Mereu.
L’involucro di legno che portava ancora sopra la croce, la targhetta con le iniziali della Deledda e le date della morte e della nascita: 27 settembre 1871, 15 agosto 1936 fu estratto il 27 febbraio.
La bara secondo il regolamento cimiteriale fu aperta alla presenza del medico legale Vindice Mingioni, per poter trasferire le spoglie in una bara più piccola.
Come racconta Alessandro Madesani Deledda, figlio del figlio della scrittrice, che non conobbe la nonna scomparsa tre anni prima della sua nascita, sulle ginocchia del feretro mummificato, fu rinvenuto il Vangelo secondo Matteo.
Una volta ultimati i lavori di ristrutturazione Grazia Deledda ha potuto finalmente riposare all’interno del famoso sarcofago.
*Sulla tomba-nuraghe al cimitero Verano di Roma Grazia Deledda volle questa scritta tratta da quel vangelo : “Non est Deus mortuorum sed viventium”, “non è Dio dei morti, ma dei viventi”.
Fonti:
Dalila, Vistanet.it
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Foto 2 Chiesa della Solitudine a Nuoro
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I giganti del mare
Ven Giu 16, 2023 10:59 am
Ora c’è la certezza: le balene nuotano nel mare del Nord Sardegna
Con gli idrofoni, un team di ricercatori ha riscontrato per ben sette volte la presenza di balene nel Canyon di Castelsardo
Da dieci anni si parlava della presenza delle balene nel Nord Sardegna. Ora è realtà: i ricercatori del progetto R!se “Sardegna, i giganti dimenticati” hanno registrato con gli idrofoni i segnali dei capodogli nel cosiddetto Canyon di Castelsardo.
Per le ricerche dei mammiferi marini sono stati impiegati droni aerei, idrofoni, kit di rilevamento del dna ambientale e droni subacquei. Un team di filmaker sta riprendendo tutte le fasi del progetto, al termine del quale sarà realizzato un documentario che sarà distribuito su canali internazionali.
“È stato emozionante avvertire dall’idrofono il clic del capodoglio. In quattro giorni abbiamo registrato la presenza di cetacei per ben sette volte” ha raccontato Laura Pintore, biologa esperta di megafauna marina per il Wwf
(Da www.cagliaripad.it)
Con gli idrofoni, un team di ricercatori ha riscontrato per ben sette volte la presenza di balene nel Canyon di Castelsardo
Da dieci anni si parlava della presenza delle balene nel Nord Sardegna. Ora è realtà: i ricercatori del progetto R!se “Sardegna, i giganti dimenticati” hanno registrato con gli idrofoni i segnali dei capodogli nel cosiddetto Canyon di Castelsardo.
Per le ricerche dei mammiferi marini sono stati impiegati droni aerei, idrofoni, kit di rilevamento del dna ambientale e droni subacquei. Un team di filmaker sta riprendendo tutte le fasi del progetto, al termine del quale sarà realizzato un documentario che sarà distribuito su canali internazionali.
“È stato emozionante avvertire dall’idrofono il clic del capodoglio. In quattro giorni abbiamo registrato la presenza di cetacei per ben sette volte” ha raccontato Laura Pintore, biologa esperta di megafauna marina per il Wwf
(Da www.cagliaripad.it)
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Re: Per Sardegna d'Amare
Dom Giu 11, 2023 10:46 am
Oggi Comincio un tour sardo partendo dalla spiaggia di casa mia e poi proseguendo per tutta la costa nord e circumnavigando tutta la mia isola per farvi vedere di quante spiagge disponiamo. Poi più in la, vi porto nel entroterra Sardo piena di mistero e meraviglia.
Qualche foto sarà mia e qualche altra di altri del web.
Per l'occasione ho affittato un panfilo della Costa Grociere....quello meno caro
Spero che gradiate ...rimane pure a galla !!!
La spiaggia della Pelosa
Per saperne di più clicca QUI
E salite daiiiiii che si parte ...
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Re: Per Sardegna d'Amare
Mer Mag 31, 2023 7:14 pm
Ragazzi, la Sardegna è tutta d'amare e i sardi sono persone meravigliose ......
almeno per quello che ho visto e avuto modo di frequentare la mia esperienza è veramente da non poter dimenticare per come occhi e cuore ne sono usciti colmi di cose belle.
Complimenti
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Re: Per Sardegna d'Amare
Mar Mag 30, 2023 9:17 pm
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Re: Per Sardegna d'Amare
Mar Mag 30, 2023 5:18 pm
@Nanni io sapevo che ce l'avrebbe fatta...ho visto il miracolo nella mia campagna anni fa. Ulivi che in tanti davano per spacciati...ma loro no, hanno tenuto duro. Forse anche grazie alla forza della disperazione mia e di mamma, che nonostante le cugurre (menagrami), abbiamo continuato ad innaffiarli praticamente ogni giorno.
E puoi capire l'emozione quando abbiamo visto i primi germogli
Sono piante meravigliose
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Re: Per Sardegna d'Amare
Mar Mag 30, 2023 2:39 pm
Stupendo, certo che lo sapevo @Maribell e la cosa ancora più straordinaria e che nel grosso incendio che ha interessato anche questo monumento naturale di 4000 mila anni nel 2021 , è ripreso a crescere , si pensava che fosse perduto e invece gli esperti del orto botanico di Cagliari hanno fatto il miracolo , riprendendo cosi la attività vegetativa.
Ti ringrazio per averlo pubblicato, tra le mille cose che ancora questa nostra Sardegna offre ai visitatori e ai nostri stessi corregionali, spesso inconsapevoli di avere un patrimonio inestimabile e antichissimo.
Vedrai anche tu cara @Nickita man mano che questa pagina si riempirà di pubblicazioni vedrai una Sardegna diversa e misteriosa.
Ciao.
Ti ringrazio per averlo pubblicato, tra le mille cose che ancora questa nostra Sardegna offre ai visitatori e ai nostri stessi corregionali, spesso inconsapevoli di avere un patrimonio inestimabile e antichissimo.
Vedrai anche tu cara @Nickita man mano che questa pagina si riempirà di pubblicazioni vedrai una Sardegna diversa e misteriosa.
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