Arte degli Antichi Regni

La calcolatrice degli  Antichi Incas 


Questo strumento chiamato Yupana, era utilizzato per eseguire operazioni aritmetiche 
 e apparteneva agli Incas . 
Questo pezzo è stato creato in modo simile agli oggetti lasciati dall'antica cultura andina di Tiwanaku.

Il manufatto è realizzato in lydite (pietra di lidia), una pietra eccezionalmente dura, che ha quasi la stessa durezza del granito e non lascia patina . Incredibile manufatto !!


Foto Fernando Pacheco

Egitto, scoperta la Città d'oro perduta: “Da 3000 anni era nascosta sotto la sabbia"

Mura e strutture della città d'oro :copyright: Reuters





Gli archeologi impiegheranno almeno 10 anni per scavare completamente l'antica città recentemente scoperta, soprannominata The Rise of Aten, che era stata sepolta sotto la sabbia nel moderno governatorato di Luxor dell'Egitto per oltre 3.000 anni, ha detto l'archeologo capo Zahi Hawass.

Si ritiene che la città di 3000 anni sia stata fondata dal faraone Amenhotep III del XIV secolo a.C. e rimase attiva durante il regno del faraone Tutankhamon e del suo successore Ay. 
"Questa è una città a tutti gli effetti, è considerato il più grande insediamento mai scoperto ... Il lavoro durerà almeno 10 anni poiché abbiamo bisogno di scavare l'intera città, così come l'area dei templi", ha detto Hawass 

Secondo l'archeologo, sono tre i quartieri della città in cui sono presenti locali per la conservazione della carne e aree in cui si producevano abiti e mattoni crudi. "Prevediamo di spostarci verso l'area del tempio entro settembre", ha aggiunto Hawass.





La squadra ha iniziato gli scavi lo scorso settembre e nel giro di poche settimane ha scoperto strutture di mattoni di fango che si spandevano in tutte le direzioni. Secondo il ministero egiziano, gli archeologi alla fine hanno scavato il sito di una grande città conservata in buone condizioni, con mura relativamente complete e unità abitative che contenevano ancora strumenti di uso quotidiano. Secondo Mostafa Waziri, segretario generale del Consiglio Supremo delle Antichità d'Egitto, sessanta missioni archeologiche avevano precedentemente lavorato, senza successo, in questo sito.

La scoperta più importante avvenuta a Luxor dai tempi della tomba di Tutankhamon 

A circa 530 aC è risalente la  tomba del Hochdorf ,una camera funeraria riccamente arredata.
 Considerato il 'Tutankamon dei Celti', è stato scoperto nel 1977 vicino a Hochdorf an der Enz nel Baden-Württemberg, Germania.
 Un uomo di 40 anni, alto 1,78 cm era steso su un divano di bronzo.
 Era stato sepolto con una torcia placcata in oro al collo, un braccialetto sul braccio destro e, in particolare, sottili placche d'oro goffrate erano sulle sue scarpe ormai disintegrate.
 Ai piedi del divano c'era un grande calderone decorato con tre leoni intorno all'orlo. Il lato destro della tomba conteneva un carro a quattro ruote che reggeva una serie di piatti di bronzo, sufficienti per servire nove persone. 





 Museo storico di Berna.

A Pompei torna alla luce, grazie agli scavi, un carro a 4 ruote . Un reperto straordinario !



E' stato rinvenuto nel porticato antistante alla stalla il grande carro cerimoniale a quattro ruote, dove nel 2018 erano anche emersi i resti di alcuni cavalli. 
Il reperto rinvenuto conserva alcune decorazioni bellissime in bronzo e stagno, i suoi resti di legno e si tratta di un ritrovamento davvero unico,  in ottimo stato di conservazione che non ha precedenti
 in Italia .

Egitto, scoperta mummia di duemila anni con lingua d'oro.

Sono stato ritrovati i resti di  una mummia con una lingua d'oro in bocca  a Taposiris Magna, tempio situato vicino ad Alessandria d'Egitto. L'importante scoperta è stata resa nota dal ministero delle Antichità, frutto di una collaborazione tra una squadra di archeologi e studiosi egiziani e della Repubblica dominicana. Sul sito sono state rinvenute in tutto 16 sepolture in tombe scavate nella roccia, una tecnica molto utilizzata in epoca greca e romana, poco più di duemila anni fa. Al loro interno, le mummie si trovavano in un cattivo stato di conservazione.


Gli esperti hanno spiegato che, secondo l'usanza dell'epoca, al momento della preparazione per il sarcofago i morti venivano decorati con amuleti in lamina d'oro a forma di lingua per consentir loro di parlare anche nell'aldilà, davanti alla corte del dio Osiride, che gli antichi egizi credevano signore degli inferi e giudice dei morti.



Fonte https://www.repubblica.it

Pranu Mutteddu a Goni la Stonehenge Sarda






In un’area di circa 200.000 metri quadrati con una concentrazione di menhir e megaliti tra le più elevate di tutta la Sardegna a Pranu Mutteddu a Gerrei in provincia del sud Sardegna, si trovano , circa una sessantina e variamente distribuiti, talvolta a coppie, oppure su lunghi filari, o ancora a circolo, esattamente come nel sito megalitico e preistorico più famoso al mondo, quello di Stonehenge  in Inghilterra. I monumenti megalitici sono immersi in una fitta sughereta, con prati e sottobosco.

 L’area sacra, come detto è molto vasta, vi si trovano i sepolcreti di Pranu Mutteddu e di Nuraxeddu, attorniati dai folti gruppi di menhir , mentre poco lontanto,si può visitare anche la necropoli ipogeica la domus de janas di Genna Accas. Il sito è molto antico per capirci si pensii che gli oggetti ritrovati risalgono a 5 mila anni fa circa.

Volti megalitici in pietra della Sardegna. ⠀



La seconda isola più grande del Mar Mediterraneo ospita vari antichi monumenti calcarei ritenuti naturali dagli studiosi tradizionali. ⠀

Le loro caratteristiche umane ricordano un'antica e misteriosa civiltà che abitava questo luogo in tempi antichi. Resoconti greci e romani parlano di questo popolo nuragico che, quasi 4.000 anni fa, chiamava la Sardegna la propria casa. ⠀

Fiorirono là fuori per circa un millennio e mezzo fino alla conquista romana di queste terre nel III secolo a.C. Sebbene non siano state trovate testimonianze scritte di queste persone, ad eccezione di quelle dei loro successori, la civiltà nuragica ha lasciato una ricca eredità di manufatti in bronzo, stagno e pietra. ⠀

I Giganti di Mont'e Prama è la più grande collezione di sculture in pietra appartenenti a questi popoli rinvenuta sull'isola, insieme ad altri 7.000 resti di siti fortificati soprannominati nuraghe. ⠀
Le gigantesche facce di pietra, ora altamente erose dalle intemperie e dall'ambiente salino, sono un ricordo di questa civiltà mantenuta in vita attraverso i miti greci e romani. ⠀