Re: Arte degli Antichi Regni
Gio Set 30, 2021 1:04 am
"L’astronauta" di Palenque
Nel 1935 fu rinvenuto a Palenque, la piramide che sorge in un vasto campo di rovine maya, un grande sarcofago di pietra rossa, contenente lo scheletro di un uomo con il volto coperto da una maschera di giada.
La sorpresa più grande stava nel coperchio del sarcofago, sul quale è disegnato un veicolo spaziale, appuntito nella parte anteriore e terminante in una fiamma ondulata.
Il pilota è seduto, manovra strumenti, e con il piede schiaccia un pedale. Indossa calzoni, giacca con scollatura alla militare, cintura, gambali e un complesso copricapo con tubi e antenne.
Le leggende dei popoli, pur se tra loro lontanissime nel tempo, hanno quasi sempre un’identica matrice “ gli dei venuti dal cielo su carri volanti”.
Proprio in veste di loro messaggeri furono accolti i primi conquistadores sbarcati sulle coste del Messico poco dopo la scoperta dell’America.
Gli dei, che insegnarono loro nozioni di astronomia, a coltivare il mais, a costruire i magnifici e spettacolari edifici che sono le piramidi di Teotihuanan, di Chichenitza e di Palenque, avevano promesso che sarebbero ritornati.
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Re: Arte degli Antichi Regni
Dom Set 12, 2021 8:50 pm
"Il blu egiziano"
Il blu egiziano è il più antico pigmento artificiale conosciuto. Il colore Blu è stato nel corso della storia dell'umanità uno dei più quotati, da esso identificato come "regalità" e "divinità", per la difficoltà del suo ottenimento. I pigmenti blu erano usati da molto tempo, ma più tardi di altri come il rosso, il nero, il marrone o l'ocra, più facili da ottenere in natura e usati già nell'arte.
Ma il pigmento blu più quotato proveniva da minerali come il lapislazzuli, scarsi e rari, e quindi molto costosi. I più grandi giacimenti di lapislazzuli si trovano nell'Hindukush dell'Afghanistan, dove sono ancora sfruttati con procedure molto simili a quelle dei precedenti da più di 3.000 anni.
Gli egizi avevano grandi quantità di polvere che forniva il pigmento blu con cui adornavano le loro opere artistiche.
A poco a poco perfezionando la tecnica, che consisteva nel macinare silice, calce, rame e una base alcalina, e riscaldarla a 800-900 gradi Celsius, il risultato ottenuto fu considerato il primo pigmento sintetico della storia.
Gli egizi lo usavano per dipingere legno, papiri e tele, colorare smalti, intarsi e vasi. Ma soprattutto nel campo funerario in maschere, statue e dipinti delle tombe, poiché credevano che il colore blu proteggesse i morti dal male nell'altra vita.
Il più antico esempio conosciuto del pigmento risale a circa 5000 anni fa ed è stato trovato nel dipinto di una tomba del regno di Ka-Sen, l'ultimo Faraone della prima dinastia.
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Re: Arte degli Antichi Regni
Sab Giu 26, 2021 6:53 pm
Che storia affascinante Nanni non la conoscevo.
Cavoli, poi arrivano i Romani con la smania di conquistare tutto il mondo...
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Re: Arte degli Antichi Regni
Sab Giu 26, 2021 6:35 pm
La Roccaforte di Masada
Ad un centinaio di chilometri, nei pressi dell'antica Gerusalemme, a esisteva ed esiste un altopiano.
Sulla cima di quest'altopiano furono edificate nei secoli passati diverse costruzioni, civili, militari e religiose.
Si narra che Erode Il Grande, vi fece costruire il suo palazzo , completo di tutti i confort dell'epoca : bagni, piscine, sala ricevimenti etc., ivi comprese grandi cisterne d'acqua utili a conservare l'acqua piovana per uso potabile e igiene .
Sulla sommità era pure possibile coltivare prodotti agricoli, necessari alla vita domestica degli occupanti il sito.
La fortezza era praticamente inespugnabile. Poteva resistere a lunghi mesi o anni di assedio essendo "autosufficiente".
Ma cadde in mano ai Romani quando costruirono una rampa per espugnarla e non vi trovarano nessuno poiché i loro abitanti si uccisero tra loro , per non cadere in mano agli invasori .
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Re: Arte degli Antichi Regni
Sab Mag 29, 2021 3:18 pm
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Re: Arte degli Antichi Regni
Lun Mag 24, 2021 12:26 am
Strutture megaliti in Perù
Molti siti antichi si sono conservati bene lungo la costa e in cima alle montagne in Perù.
L'ex impero Inca aveva costruito una grande quantità di strutture sopra i megaliti che hanno trovato lì.
E questa è una conoscenza comune poiché le civiltà costruiscono sempre i loro templi e santuari in cima a precedenti costruzioni che hanno servito uno scopo sacro per gli esseri umani in tempi remoti.
Ma chi erano questi misteriosi e avanzati costruttori dell'antichità? Non è chiaro quanto fossero avanzate le loro capacità in termini di intaglio, spostamento e assemblaggio di pietre.
In alcuni punti mostrano una precisione simile a quella del laser ed è incredibile se consideriamo l 'era in cui hanno innalzato questi muri .
credit Petr Dolis
Molti siti antichi si sono conservati bene lungo la costa e in cima alle montagne in Perù.
L'ex impero Inca aveva costruito una grande quantità di strutture sopra i megaliti che hanno trovato lì.
E questa è una conoscenza comune poiché le civiltà costruiscono sempre i loro templi e santuari in cima a precedenti costruzioni che hanno servito uno scopo sacro per gli esseri umani in tempi remoti.
Ma chi erano questi misteriosi e avanzati costruttori dell'antichità? Non è chiaro quanto fossero avanzate le loro capacità in termini di intaglio, spostamento e assemblaggio di pietre.
In alcuni punti mostrano una precisione simile a quella del laser ed è incredibile se consideriamo l 'era in cui hanno innalzato questi muri .
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Re: Arte degli Antichi Regni
Dom Mag 09, 2021 1:21 am
GROTTA GUATTARI, RESTI DI 9 UOMINI DI NEANDERTHAL (ANSA/MIC)
San Felice Circeo, scoperti i resti di nove uomini di Neanderthal Franceschini: "Una scoperta straordinaria di cui parlerà tutto il mondo" Tweet 08 MAGGIO 2021 A più di 80 anni dalla scoperta della Grotta Guattari a San Felice Circeo (LT), una ricerca della Soprintendenza archeologica di Frosinone e Latina in collaborazione con l'Università di Tor Vergata ha portato alla scoperta di reperti fossili "attribuibili a 9 individui di uomo di Neanderthal".
Lo annuncia il ministro della Cultura Franceschini, che sottolinea: "Un ritrovamento eccezionale che arricchisce le ricerche sul tema". Emersi anche resti di iena, rinoceronte, elefante, cervo gigante, dell'orso delle caverne e di altri animali. "Con questa campagna di scavo abbiamo trovato numerosi individui, una scoperta che permetterà di gettare una luce importante sulla storia del popolamento dell'Italia.
L'uomo di Neanderthal è una tappa fondamentale dell'evoluzione umana, rappresenta il vertice di una specie ed è la prima società umana di cui possiamo parlare'', ha spiegato Mario Rubini, direttore del servizio di antropologia della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Frosinone e Latina
San Felice Circeo, scoperti i resti di nove uomini di Neanderthal Franceschini: "Una scoperta straordinaria di cui parlerà tutto il mondo" Tweet 08 MAGGIO 2021 A più di 80 anni dalla scoperta della Grotta Guattari a San Felice Circeo (LT), una ricerca della Soprintendenza archeologica di Frosinone e Latina in collaborazione con l'Università di Tor Vergata ha portato alla scoperta di reperti fossili "attribuibili a 9 individui di uomo di Neanderthal".
Lo annuncia il ministro della Cultura Franceschini, che sottolinea: "Un ritrovamento eccezionale che arricchisce le ricerche sul tema". Emersi anche resti di iena, rinoceronte, elefante, cervo gigante, dell'orso delle caverne e di altri animali. "Con questa campagna di scavo abbiamo trovato numerosi individui, una scoperta che permetterà di gettare una luce importante sulla storia del popolamento dell'Italia.
L'uomo di Neanderthal è una tappa fondamentale dell'evoluzione umana, rappresenta il vertice di una specie ed è la prima società umana di cui possiamo parlare'', ha spiegato Mario Rubini, direttore del servizio di antropologia della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Frosinone e Latina
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Re: Arte degli Antichi Regni
Ven Mag 07, 2021 2:52 pm
Scoperta sensazionale . Ti lasciano senza fiato ogni qualvolta un reperto viene riportato alla luce dall antico Egitto .
Grazie Dalila
:egit:
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Scoperta la più antica mummia egizia incinta
Sab Mag 01, 2021 9:13 pm
Sono stati rinvenuti i resti della prima mummia egizia in stato interessante. A riuscirci gli scienziati dell’Accademia polacca delle scienze, che hanno pubblicato un articolo sul Journal of Archaeological Science per descrivere la scoperta, avvenuta nell’ambito del Warsaw Mummy Project, volto a scansionare tutte le mummie nei musei. Trovata a Tebe, la mummia aveva duemila anni ed era circa alla 28esima settimana di gestazione al momento del decesso. Il team ha eseguito delle scansioni TC e a raggi X, scoprendo che la ragazza aveva un’età compresa tra i 20 e i 30 anni. Il corpo era stato accuratamente avvolto in tessuti di pregio, e per accompagnare la giovane nel regno delle anime, come da usanze egiziane, accanto ai suoi resti erano stati deposti amuleti e strumenti. Gli scienziati non hanno stabilito il motivo per cui il feto non è stato mummificato separatamente, ma ipotizzano che non fosse abbastanza grande per viaggiare verso l’aldilà senza la madre.
“Questa è la prima volta in cui viene identificato un corpo in stato interessante mummificato - sottolinea Wojciech Ejsmond dell’Accademia polacca delle scienze - non abbiamo documentazioni di altri esempi così ben conservati”. Gli esperti credono che si trattasse di una persona molto importante a Tebe, ritrovata nelle tombe reali dell’Alto Egitto. Scoperta nel 1800 e risalente al I secolo a.C., la mummia è stata poi portata a Varsavia nel 1826 ed è attualmente esposta al Museo Nazionale di Varsavia. Le moderne tecniche di imaging, utilizzate dal gruppo di ricerca, hanno ora rivelato che la donna aveva un’età compresa tra i 20 e i 30 anni al momento della morte, avvenuta intorno tra la 28esima e la 30esima settimana di gestazione. “Questa mummia offre nuove possibilità per gli studi sulla gravidanza nei tempi antichi - afferma lo scienziato - che possono essere confrontati e correlati ai casi attuali. Questo esemplare getta luce su un aspetto non studiato delle antiche usanze funerarie egiziane e delle interpretazioni della gravidanza nel contesto dell’antica religione egizia”.
“Per gli egittologi - continua - questa scoperta e’ davvero affascinante, perché sappiamo molto poco della salute perinatale e dell’infanzia nell’antico Egitto”. La circonferenza della testa del feto era di circa 24.9 centimetri e non é stato estratto durante la mummificazione, come accaduto in altri casi di bambini nati morti. “Lo scheletro del bambino non era ben conservato - precisa il ricercatore - per cui non è stato possibile effettuare misurazioni di altre ossa. Possiamo ipotizzare che, non essendo ancora nato, venisse considerato ancora parte integrante del corpo di sua madre”. Non avendo infatti ancora ricevuto un nome, la sua vita ultraterrena avrebbe potuto continuare solo insieme alla donna, secondo le credenze egizie. “E’ complicato stabilire con precisione le motivazioni dietro la scelta di lasciare il feto nel grembo della donna - conclude Ejsmond - ma allo stesso tempo è molto interessante. Saranno necessari ulteriori studi per comprendere meglio le dinamiche di questa mummificazione e il significato della gravidanza per gli antichi egizi”.
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