Re: Donne coraggiose

Mer Nov 25, 2020 8:26 pm Reputazione del messaggio: 100% (1 voto)

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Le tre ragazze in foto sono le sorelle Mirabal: Patria, Minerva e Maria Teresa. Nate in Repubblica Dominicana tra il 1924 e il 1935, vissero sotto la dittatura di Rafael Trujillo, “el Jefe” (il capo), descritta come una delle più sanguinolente tirannie latine dell’epoca contemporanea. Le sorelle Mirabal militarono nella resistenza antitrujillista. Le tre donne, di gran cultura e dalla volontà di ferro, diedero vita ad un movimento politico clandestino che presto si espanse in tutta la nazione, il Movimento 14 di giugno, con il quale si combatteva la dittatura. Nelle azioni del movimento, le sorelle Mirabal utilizzavano il nome in codice “mariposa”, farfalla.
Nel 1960 il "Servicio de Inteligencia Militar" di Trujillo venne a conoscenza del movimento e le sorelle vennero imprigionate insieme ad altri membri. Dopo la liberazione, Patria, Minerva e Maria Teresa vennero rapite, torturate, stuprate e uccise a colpi di bastone. In seguito, vennero gettate in un dirupo nella loro macchina, per simulare un incidente. Avevano rispettivamente 36, 34 e 25 anni. Era il 25 novembre.
Nel 1999 l'assemblea Generale delle Nazioni Unite approva l’istituzione della “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”. Viene scelta la data del 25 novembre, in omaggio alle sorelle Mirabal, le farfalle dominicane.

Gio Nov 05, 2020 12:24 am Reputazione del messaggio: 100% (1 voto)

Oprah Winfrey

“Sono povera e nera. Probabilmente sono brutta. Ma, grazie a Dio, sono qui. Sono qui!”
Questa frase indimenticabile del film “Il colore viola” potrebbe riflettere la storia della grandissima Oprah Winfrey, indiscutibile regina della televisione americana, capace di battere tutti gli share con le sue apparizioni.
Con un’infanzia tragica, durante la quale fu vittima di vari abusi e di una violenza mostruosa, questa donna è l’esempio perfetto del fatto che ogni essere umano può risorgere dalle sue ceneri e costruire la storia che desidera per sé.

Dom Nov 01, 2020 12:40 am

Margaret Thatcher, primo ministro britannico dal 1979 al 1990

La donna di ferro (Iron Lady) che aveva fronteggiato declino economico e terrorismo, che aveva messo in castigo gli hooligans del calcio inglese, che aveva piegato la resistenza dei minatori, che si riprese le Isole Falklands ,si sciolse in lacrime solo al momento di chiudersi alle spalle il portone al numero 10 di Downing Street, per 11 anni casa sua, per avviarsi all'auto che l'avrebbe portata via dai riflettori.

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Ven Ott 16, 2020 11:02 pm

Gio Ott 15, 2020 11:38 pm

Incredibili Donne .

Amelia Earhart
Atchinson, Kansas 1897 - Oceano Pacifico 1937

È stata una pioniera del volo: la prima donna pilota ad attraversare l’Atlantico in solitaria e in assoluto la prima persona ad aver sorvolato sia sull’Atlantico che sul Pacifico.

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Gio Ott 15, 2020 1:44 am

Valentina Tereškova fu la prima cosmonauta ad andare nello spazio (1963).

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Gio Ott 15, 2020 1:39 am

Margaret Hamilton è un'ingegnera informatica che negli anni Sessanta guidò il team che sviluppò il software utilizzato poi per le operazioni di atterraggio sulla Luna, avvenuta nel 1969 con l'operazione Apollo 11.

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Il suo contributo nella progettazione del computer di bordo (Apollo Guidance Computer) si rivelò fondamentale in un'emergenza che si verificò solo 3 minuti prima del previsto atterraggio.

Ven Set 18, 2020 12:26 am

Adelasia Cocco: la prima donna a diventare Medico Condotto e a sfidare il mondo intero per i suoi ideali

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Adelasia Cocco nasce a Sassari nel 1885.

È un tempo difficile per le donne. La credenza generale è che non siano molto intelligenti, brillanti, che non possano assolutamente coronare la propria vita con una laurea, che non sia giusto che distolgano la propria mente dalle cose importanti – matrimonio e figli – in favore di traguardi considerati, se visti brillare accanto ai loro nomi, come grilli per la testa, cose da maschi.

Ma Adelasia – figlia dell’intellettuale Salvatore Cocco, poeta-narratore e collaboratore di diversi giornali – non ci sta.

Nel 1913 si laurea in Medicina – è la seconda donna in Sardegna, dopo Paola Satta – a Sassari con una tesi sul potere analitico del siero di sangue come contributo alle reazioni immunitarie. Niente può fermarla, il suo ardore fiammeggia in un cuore carico. Lei va dritta per la sua strada, non dubita nemmeno per un momento di non essere abbastanza, di non poter coronare i propri sogni. Conosce il suo valore e anche quello del pezzo di carta – attestante le sue competenze – che è esattamente uguale a quello posseduto da qualsiasi uomo laureato in medicina.

Nel 1914 presenta la domanda per diventare Medico Condotto in Barbagia. Il prefetto di Nuoro, imbarazzato, si rifiuta persino di firmare il foglio. Mai nessuno, prima di questa donna spudorata, si era permesso di avanzare una richiesta simile. Però i consiglieri comunali nuoresi le assegnano un posto.

Ottiene poi nel 1915, malgrado le difficoltà – non è facile cercare di convincere un mondo intero plagiato –, anche l’incarico di Medico Condotto in un paesino di 400 abitanti, Lollove. Non ci sono cavilli cui potersi attaccare per non dare il lavoro a questa donna arguta, forte, coraggiosa.

Alla fine, nonostante abbia più volte ribadito la difficoltà degli inizi della sua carriera, riesce a farsi amare alla popolazione, stimare come medico, apprezzare e rispettare come professionista. È una missione, per lei, una missione che la anima, che la sconvolge e che la ispira.

Adelasia diventa quindi il primo Medico Condotto in Italia, inoltre è la prima donna in Sardegna a prendere la patente nel 1919 – per potersi spostare più agevolmente, più velocemente e senza intoppi.

Nel 1928 diviene anche Ufficiale Sanitario a Nuoro.

Nel 1935 è a capo del laboratorio medico provinciale d’igiene e profilassi. Negli anni successivi, si dedica agli studi microbiologici: si occupa di rabbia, malaria, enteriti.

È attiva anche nell’Associazione Nazionale Italiana delle Dottoresse in Medicina e Chirurgia – oggi Associazione Donne Medico.

Muore a Nuoro nel 1983, a 98 anni.

Purtroppo, la nostra isola la ricorda poco.

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Solo a Nuoro, vicino alla Cattedrale di Santa Maria della Neve, c’è una strada che ricorda il nome di questa donna straordinaria, una donna che combatté per i propri diritti, che fu certa del suo valore, che non accettò d’essere relegata ai margini della società. Una donna medico che contribuì al progresso del mondo e all'ingresso delle donne nell'istruzione e nel campo della medicina.

(Federica Cabras)

Mar Set 15, 2020 8:28 am

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Una donna deve avere soldi e una stanza suoi propri, se vuole scrivere romanzi.

Virginia Woolf - Nella foto la camera da letto di Virginia

Dom Set 13, 2020 9:20 am

Lungo tutto il corso del Medioevo, la donna è stata considerata un essere inferiore rispetto all'uomo.
Sant'Agostino la ritiene essenziale per l'uomo solo perché necessaria alla riproduzione mentre San Gerolamo la definisce "porta del demonio".

Qualche pensiero positivo sulla donna non manca , quello ad esempio del filosofo Pier Lombardo, che accetta e sostiene la donna sia stata creata a immagine e somiglianza di Dio per portare un tocco di spiritualità nella vita matrimoniale.
Infatti lo sposalizio, è più un contratto fra il padre della sposa e il futuro marito, come fosse merce di scambio.

Purtroppo l'unica alternativa era quella di entrare in convento
Viceversa contrario al pensiero comune è stato San Francesco, che nel suo immaginario sostituisce la figura di Eva con l'amata Madonna Povertà.
Tuttavia, il Medioevo è attraversato da splendide figure femminili che sono riuscite a ritagliarsi un loro spazio nella storia, come Matilde di Canossa o Eleonora d'Aquitania insieme a molte altre figure femminili che si sono distinte in varie attività umanistiche.

penelope - Donne coraggiose - Pagina 6 Matild10

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