- DalilaModeratrice
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“Ho perso il mio piccolo …
l’urlo della madre”
Un questa frase leggo un dolore immenso, indicibile, ma forse ad annegare siamo solo noi, chiusi in un’ amorfa inciviltà.
Non riesco come madre e come donna a trovare un senso a questa tragedia e forse non c’è un senso o una verità, proprio non riesco a trovarlo.
Accusare una madre di un evento così drammatico mi disgusta al punto tale che la verità non ha più motivo di esistere oramai.
Questa tragedia ha una chiave di lettura che fonda le sue radici in una inciviltà così profonda da lasciare senza parole.
Una Medea dei giorni nostri che punisce solo se stessa … La sua stessa carne, il suo più grande tesoro e riscatto di vita … Suo figlio.
Inutile affannarsi per cercare un colpevole … non esiste colpevole oramai.
Ora solo compassione al dolore, condivisione di un dramma che scuote le viscere e le nostre coscienze.
Solo pace e rispetto se siamo civili davvero … Dimostriamolo con assoluto e assordante silenzio.
Buona domenica Carosello
Commenti
Gio Nov 26, 2020 2:17 pm
Silenzio e vicinanza per quel bimbo e per quella madre che lo piange e per la quale non si può più far nulla....
per tutti gli altri, però, bisognerebbe gridare.
Battaglie perse in partenza ,quando chi ci governa tifa per i traghettatori di clandestini invece di perseguire una linea preferenziale sicura in modo che nessuno possa morire per aver voluto attraversare il mare.
per tutti gli altri, però, bisognerebbe gridare.
Battaglie perse in partenza ,quando chi ci governa tifa per i traghettatori di clandestini invece di perseguire una linea preferenziale sicura in modo che nessuno possa morire per aver voluto attraversare il mare.
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nel mondo c'è tanta gente che piange lacrime amare senza che nessuno lo venga a sapere oppure senza che nessuno ci faccia caso o faccia qualcosa almeno solo per farlo sapere .... al punto che siamo arrivati a pensare che quando si fa opera di diffusione di un evento in particolare sia per scopo diversi da quelli dettati dall'indignazione o da una pietas umana.
Io non ci credo più nella giustizia e nella benevolenza umana...come poterlo fare quando si muore ancora per fame, mancanza di acqua e cibo quando il mondo che si crede civile manda al macero quintali di derrate alimentari per non far scendere i prezzi al consumo oppure quando spende tanti denari per armarsi e non vede la vera sofferenza che potrebbe facilmente lenire.
Silenzio e vicinanza per quel bimbo e per quella madre che lo piange e per la quale non si può più far nulla....
per tutti gli altri, però, bisognerebbe gridare.
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