Pagina 1 di 3 • 1, 2, 3
- DalilaModeratrice
- Messaggi : 3482
Mattoncini : 1092
Data di iscrizione : 08.07.20
Curiosità e riti di Settimana Santa in Puglia
Lun Mar 25, 2024 9:55 pm
Il Ti tè di Molfetta e il velo della Madonna
Molfetta è un bellissimo centro sul mare nella zona Nord di Bari.
In Puglia è conosciuta non solo per il suo lungomare, ma anche per come la città vive i riti di Settimana Santa.
I riti di Settimana Santa iniziano il venerdì prima della Domenica delle Palme, con la processione dell’Addolorata.
La Vergine vestita di nero viene portata a spalla per le strade del paese a partire dalle 17.00.
La Banda suona il “Ti tè”, una musica che esprime tutto il dolore di una madre che ha perso suo figlio.
Tradizione vuole che se una donna chiede un miracolo all’Addolorata e viene esaudita, deve acquistare un velo nuovo per la Vergine.
La processione più significativa è quella del Venerdì Santo. Si portano in spalla cinque statue lignee rappresentanti i Misteri, risalenti tutte, tranne una, al XVI secolo.
Si parte alle 3.00 del mattino.
La Settimana santa di Molfetta è parte del Patrimonio immateriale della Regione Puglia.
Gli 8 santi di Ruvo di Puglia
Tra i più importanti riti di Settimana Puglia distaccano per bellezza quelli di Ruvo di Puglia.
Ruvo di Puglia è una cittadina che si erge tra enormi filari di vigneti e ha un centro storico davvero delizioso.
Settimana Santa a Ruvo significa Processione degli 8 Santi.
Si tiene il Giovedì Santo: il gruppo statuario degli Otto Santi, costituito da Giuseppe d’Arimatea e Nicodemo (entrambi reggono i lembi del sudario dove è riposto il corpo di Gesù), San Giovanni, la Desolata, la Maddalena e le altre due pie donne, fu realizzato agli inizi del secolo scorso da un cartapestaio leccese.
La processione muove dalla Chiesa di San Rocco alle 2,00 (fino alle 9,00) del Giovedì Santo ed è molto suggestiva soprattutto nelle ore notturne.
È curata dalla stessa Confraternita di San Rocco.
Nel pomeriggio del Venerdì Santo sfilano le statue della Desolata, vestita di nero e trafitta da un pugnale, portata da ben cinquanta uomini, Gesù legato alla colonna e flagellato, Cristo Portacroce seguito da numerosi devoti scalzi, Gesù Crocifisso, Gesù Morto, Legno Santo nome dato al reliquiario della Santa Croce.
Si parte dalla Chiesa del Carmine.
I riti di Settimana santa terminano a Ruvo il giorno di Pasqua: durante la processione del Cristo Risorto, si fa esplodere la Quarandone, un fantoccio che simboleggia la triste Quaresima, soppiantata dalla gioia della Pasqua.
I riti di Settimana Santa in Puglia: Gallipoli e il suono della trozzula
Ci spostiamo in Salento e andiamo a scoprire i riti di settimana santa di Gallipoli.
Gallipoli, dal greco Kale Polis, città bella, è considerata una dei gioielli della Puglia.
Qui le processioni della settimana santa sono scanditi dal ritmo incalzante della trozzula, strumento in legno con battenti metallici, della tromba e del tamburo scordato.
All’alba del Sabato Santo la trozzulo annuncia l’inizio della processione della Desolata, organizzata dalla confraternita di S. Maria della Purità.
Gli incappucciati, con saio e cappuccio bianco, mozzetta giallo paglierino e cingolo rosso, precedono le statue del Cristo Morto, adagiato in un’urna dorata e di Maria Desolata.
Il momento più commovente della processione è quando la Desolata ed il Cristo Morto si incontrano al largo della Chiesa per l’estremo saluto, con il mare e la spiaggia della Purità a far da sfondo ad una folla orante che contempla un momento di grande senso religioso.
La fanoja di San Marco in Lamis
San Marco in Lamis è un piccolo centro del Gargano, zona di boschi e misteri nel Nord della Puglia, in provincia di Foggia.
I Riti di settimana Santa a San Marco in Lamis a San Marco in Lamis iniziano con l’accensione, il Venerdì’ Santo, della Fanoja, un falò acceso dal basso di medie dimensioni a cura dell’Arciconfraternita dei Sette Dolori.
La legna utilizzata è materiale legnoso boschivo, accatastato in forma conica.
Nel tardo pomeriggio del Venerdì Santo si ha la processione della Madonna Addolorata e il Cristo morto.
La processione, sempre a cura della Confraternita dei Sette Dolori, è accompagnata da centinaia di fracchie accese. I confratelli sono vestiti con la divisa da lutto.
Il Sabato Santo, infine, si realizza la Sacra Rappresentazione per le vie cittadine, con figuranti e testi.
A Nanni, Red Tony e Belibu piace tantissimo ♥♥♥♥
- DalilaModeratrice
- Messaggi : 3482
Mattoncini : 1092
Data di iscrizione : 08.07.20
Mai fidarsi delle apparenze
Ven Mar 01, 2024 3:07 pm
A Nanni, Red Tony e Belibu piace tantissimo ♥♥♥♥
- DalilaModeratrice
- Messaggi : 3482
Mattoncini : 1092
Data di iscrizione : 08.07.20
Marina di Melendugno Lecce
Mer Feb 21, 2024 8:57 pm
Roca Marina (vecchie mura messapiche)
La grotta della poesia
Torre di Roca vecchia
L’AREA ARCHEOLOGICA
Roca vecchia, stupenda località costiera del Salento ( Melendugno Lecce) ponte, nei secoli, tra Oriente ed Occidente, è stato sito d’importanti studi e scavi archeologici da parte del prof. Pagliara (Università del Salento) che hanno accertato che questo luogo è stato abitato sin dall’età del bronzo e ferro fino al secolo sedicesimo. Diverse sono le civiltà che qui si sono avvicendate ad iniziare da messapi, greci, romani e cristiani, ciò testimoniato da iscrizioni messapiche latine e greche con rinvenimento di ceramica micenea.
Gioiello indiscusso di questo sito è la grotta della poesia, una cavità carsica a ridosso della scogliera.
Gli studi condotti hanno stabilito che la grotta anticamente è stata luogo di culto. Naturalmente all’epoca aveva un tetto col tempo crollato lasciando libero accesso alle acque del mare e alla loro erosione.
La popolazione più antica che ha abitato questo posto (VI -VII sec. a.C.), è stata quella dei messapi (popolo illirico). Imponenti sono le testimonianze tuttora visibili e visitabili nei pressi dello specchio d’acqua. L’antico abitato, a ridosso del mare, spesso è stato abbandonato a causa delle incursioni dei pirati saraceni, ma poi, nel tempo, ripopolato e i resti dei vari popoli succedutasi si possono ancora ammirare e visitare: strade, tombe, granai, muri, ruderi di abitazioni e castello medievale di Gualtieri VI (Conte di Bienne (Francia), di Conversano (BA) e di Lecce.
A Nanni, Red Tony e Belibu piace tantissimo ♥♥♥♥
- DalilaModeratrice
- Messaggi : 3482
Mattoncini : 1092
Data di iscrizione : 08.07.20
CARNEVALE DI PUTIGNANO
Mar Feb 13, 2024 9:43 pm
A Nanni, Red Tony e Belibu piace tantissimo ♥♥♥♥
- DalilaModeratrice
- Messaggi : 3482
Mattoncini : 1092
Data di iscrizione : 08.07.20
Locorotondo (Ba)
Mer Gen 03, 2024 9:07 pm
Questo comune ha avuto molti nomi prima di quello attuale. Inizialmente si chiamava Casale San Giorgio (in onore del santo patrono), poi Casale Rotondo, successivamente Luogorotondo e solo nel 1834 fu chiamato Locorotondo.
Il toponimo richiama la caratteristica forma del centro storico, un insieme di piccole case bianche disposte su anelli concentrici. Una altra ipotesi fa derivare il nome dal latino tardo Locus Rotundus, luogo rotondo.
Il paese sorge su un rilievo posto a 410 metri s.l.m. appartenente a quel complesso altopiano collinare detto Murgia (dal latino murex:murice, poi roccia aguzza) e più specificatamente al ramo sud-orientale denominato comunemente Murgia dei Trulli, caratterizzato da rilievi poco accentuati (intorno ai 400 metri s.l.m.) e dalle tipiche costruzioni coniche.
La nascita del comune di Locorotondo risale intorno all’anno 1000; situato anticamente ai piedi della collina, successivamente in cima, Locorotondo fu ampliato dopo un miracolo di san Giorgio Martire, così la devozione del popolo fece costruire una cappella al Santo, che verso l’inizio del Seicento fu proclamato patrono del paese. Al 1645 risale la prima edizione del Dono, che fino allo scorso secolo era la consegna di un cero e di una corona di fiori alla Sacra Immagine del Santo Patrono; successivamente la cerimonia si trasformò nella consegna delle chiavi d’oro della città al Santo nel giorno del 22 aprile (la cerimonia esiste ancora oggi). Nel 1790 il popolo voleva una nuova chiesa più grande, così sopra le macerie della cappella di San Giorgio fu costruita la maestosa chiesa madre per volontà del signore benefattore Vitantonio Montanaro, che chiese la progettazione dell’edificio attuale all’architetto barese Giuseppe Gimma, dedicata sempre al Santo Patrono e della Madonna della Greca (la festa liturgica cade il 26 di agosto).
La grande devozione di San Rocco si deve al fatto che il santo passò da Locorotondo e liberò il popolo dalla peste. Nel 1700 circa fu costruita la preziosa statua del santo pellegrino con le offerte della gente, qualche anno dopo venne costruita la chiesa al Santo, nel 1787 fu proclamato primo santo patrono di Locorotondo, dal 1897 nasce la fiera di san Rocco tra le più antiche della Puglia, che si tiene ancora oggi nei giorni della festa patronale di san Rocco, nel 1957 nasce la gara pirotecnica dedicata a San Rocco, tra le più antiche del Sud Italia.
Il 16 ottobre del 1860 viene trovato un antico quadro nelle campagne del paese della Vergine Maria, immerso di catene, tante che tra la mano destra e la mano sinistra della Madonna rimane il segno di una catena, così nasce il culto della Madonna della Catena, qualche anno dopo viene costruita una chiesa nella campagna dove venne ritrovato il quadro, successivamente la Chiesa viene denominata in Basilica Minore di Maria S.S. della Catena, si unisce al culto della Madonna, quello dei santi Cosma e Damiano, grazie alla forte devozione della vicina Alberobello. Infatti le due statue che raffigurano i Santi Medici sono identiche a quelle di Alberobello.
Stupendo il suo centro storico con un susseguirsi di viuzze concentriche.
Fonte https://www.vivigreen.eu/blog/locorotondo-bari-puglia/
A Nanni, Red Tony e Belibu piace tantissimo ♥♥♥♥
- DalilaModeratrice
- Messaggi : 3482
Mattoncini : 1092
Data di iscrizione : 08.07.20
La ‘fanòve’ a Gioia del Colle
Gio Dic 07, 2023 10:26 pm
Una delle tappe più importanti per l’umanità è stata sicuramente la scoperta del fuoco.
Proprio per l’importanza che questa scoperta ha rivestito per l’umanità e per i benefici che ha apportato nella vita degli uomini, nell’antichità fiorirono numerosi miti sul fuoco, inteso come elemento riservato esclusivamente agli dei.
A testimonianza di questa esclusività divina circa l’utilizzo del fuoco ci soccorre il mito maggiormente conosciuto, che il poeta greco Esiodo (VIII-VII secolo a.C.) ci ha tramandato: quello di Prometeo.
-La tradizionale fanova ricorre spesso nella nostra Regione. È accesa il pomeriggio del 7 dicembre, vigilia dell’Immacolata, in alcuni centri del foggiano, a Barletta e a Bisceglie, a Capurso. L’usanza trae origine dalla credenza popolare secondo cui la Madonna volle asciugare i panni di Gesù Bambino.
Intorno al falò un gruppo di donne, con i loro abiti lunghi, si intratteneva con i più piccoli raccontando loro delle storie e rivolgevano anche preghiere a San Giuseppe per ottenere buoni raccolti, salute e qualche favore per i propri cari. Nel frattempo queste donne prestavano attenzione perché le patate, i ceci e le fave che avevano messo alla base del falò non bruciassero, ma cuocessero in modo corretto. Spesso i ceci e le fave venivano messi in alcune padelle perché non si sporcassero di cenere o non si abbrustolissero eccessivamente, deludendo le aspettative di piccoli e di grandi che pregustavano un gradito assaggio. A volte accanto a queste donne c’era un c’era un uomo che intonava canzoni popolari accompagnandosi con un’armonica a bocca, subito imitato dai presenti che cantavano e ballavano fino a tardi. I presenti ingannavano l’attesa della cottura dei ceci e delle fave mangiucchiando taralli fatti in casa e a volte gli uomini li innaffiavano con il buon vino primitivo di propria produzione.
Tra racconti, degustazioni varie, canti e balli gli adulti si trattenevano intorno al fuoco fino a tardi.
Il giorno 13 dicembre, giorno di Santa Lucia, è accesa a Laterza, a Putignano, a Noci, a Corato, a Ruvo e a Minervino.
Si accende a Grumo e in qualche altro paese del barese anche la notte del Natale, si dice per riscaldare il Bambino Gesù.
L’11 gennaio, ricorrenza della festa della Madonna della Vetrana, si accende a Castellana Grotte.
Insomma viva le nostre tradizioni!
A Nanni e Belibu piace tantissimo ♥♥♥♥
- DalilaModeratrice
- Messaggi : 3482
Mattoncini : 1092
Data di iscrizione : 08.07.20
Trani panoramica
Mer Nov 29, 2023 3:18 pm
A Nanni, Red Tony e Belibu piace tantissimo ♥♥♥♥
- DalilaModeratrice
- Messaggi : 3482
Mattoncini : 1092
Data di iscrizione : 08.07.20
Il tramonto su Vieste ✨
Gio Nov 16, 2023 9:20 pm
A Nanni, Red Tony e Belibu piace tantissimo ♥♥♥♥
- DalilaModeratrice
- Messaggi : 3482
Mattoncini : 1092
Data di iscrizione : 08.07.20
Monopoli
Gio Nov 16, 2023 9:15 pm
A Nanni, Red Tony e Belibu piace tantissimo ♥♥♥♥
- DalilaModeratrice
- Messaggi : 3482
Mattoncini : 1092
Data di iscrizione : 08.07.20
Re: Puglia mi piaci
Lun Ott 02, 2023 1:39 pm
A Nanni e Belibu piace tantissimo ♥♥♥♥
Pagina 1 di 3 • 1, 2, 3
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.
|
|