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- Belibu
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Re: Io sono una donna
Sab Dic 09, 2023 6:04 pm
A Nanni, Dalila e Red Tony piace tantissimo ♥♥♥♥
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Re: Io sono una donna
Dom Dic 03, 2023 6:23 pm
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Re: Io sono una donna
Dom Nov 26, 2023 10:23 am
Buongiorno Nanni e Belibu
Ho letto con molto interesse quello che avete scritto e in parte lo approvo ma...
Il patriarcato credo sia un sistema sociale che ha condizionato la storia dell'uomo, dando agli uomini un ruolo dominante nella struttura della società...questo è un dato di fatto.
Che ha spesso...molto spesso... portato a disuguaglianze di genere, limitando le opportunità e le prospettive delle donne, è un fatto concreto sotto gli occhi di tutti, basta chedere alle nostre mamme o nonne se erano libere di uscire di casa o di andare a farsi un caffè con un amico o amica.
Insomma dovremmo riflettere sul fatto che il patriarcato non solo ha confinato le donne in ruoli tradizionali, ma le ha anche limitate nella libera scelta di molte questioni, come l'istruzione e il lavoro.
Sono millenni di storia passati così non è facile cambiare questo atavico imput oramai innato in tutte le donne o quasi...Con questo non voglio scaricare tutta la responsabilità sul patriarcato sia chiaro, non è solo questione di usanze e mentalità, ma vanno cambiate assolutamente perché sono ancora molto presenti oggi.
Secondo il mio modesto parere l'ideale sarebbe abbracciare l'uguaglianza di genere, consentendo a tutti di esprimersi pienamente, indipendentemente dal essere uomo o donna...insomma costruire una società più giusta e inclusiva.
Come fare questo?
Gli slogan lasciano il tempo che trovano si dovrebbe fare molto di più, è giusto sensibilizzare l'opinione pubblica ma si deve passare al concreto della questione... tutto dovrebbe cominciare dalla scuola, dalla famiglia, dai nostri governanti, tutti insieme coesi in un progetto di vita per i nostri figli per una società più inclusiva.
Uomini e donne hanno gli stessi diritti e doveri, le stesse opportunità...questo deve essere chiaro a tutti!
Nanni capisco l'autodifesa ma non credo sia risolutivo... è come rendere le armi legali per difendersi, si arriverebbe all'alienazione dell'essere umano più di quanto già non sia avvenuto negli ultimi anni, non funziona così, si dovrebbe "civilizzare" i giovani educarli ai sentimenti e all'amore mai alla violenza.
Quando parlo di educare i giovani ovviamente non mi riferisco solo ai maschietti ma soprattutto alle femminucce, al non accettare intromissioni nella loro sacrosanta libertà di espressione, all'importanza di una vita libera e indipendente, alla scelta inopinabile di un progetto di vita ecc ecc ecc.
Ci sarebbe tanto altro da dire ma mi fermo qui, so solo che la strada è molto in salita, abbiamo un compito importantissimo da svolgere.
Ho letto con molto interesse quello che avete scritto e in parte lo approvo ma...
Il patriarcato credo sia un sistema sociale che ha condizionato la storia dell'uomo, dando agli uomini un ruolo dominante nella struttura della società...questo è un dato di fatto.
Che ha spesso...molto spesso... portato a disuguaglianze di genere, limitando le opportunità e le prospettive delle donne, è un fatto concreto sotto gli occhi di tutti, basta chedere alle nostre mamme o nonne se erano libere di uscire di casa o di andare a farsi un caffè con un amico o amica.
Insomma dovremmo riflettere sul fatto che il patriarcato non solo ha confinato le donne in ruoli tradizionali, ma le ha anche limitate nella libera scelta di molte questioni, come l'istruzione e il lavoro.
Sono millenni di storia passati così non è facile cambiare questo atavico imput oramai innato in tutte le donne o quasi...Con questo non voglio scaricare tutta la responsabilità sul patriarcato sia chiaro, non è solo questione di usanze e mentalità, ma vanno cambiate assolutamente perché sono ancora molto presenti oggi.
Secondo il mio modesto parere l'ideale sarebbe abbracciare l'uguaglianza di genere, consentendo a tutti di esprimersi pienamente, indipendentemente dal essere uomo o donna...insomma costruire una società più giusta e inclusiva.
Come fare questo?
Gli slogan lasciano il tempo che trovano si dovrebbe fare molto di più, è giusto sensibilizzare l'opinione pubblica ma si deve passare al concreto della questione... tutto dovrebbe cominciare dalla scuola, dalla famiglia, dai nostri governanti, tutti insieme coesi in un progetto di vita per i nostri figli per una società più inclusiva.
Uomini e donne hanno gli stessi diritti e doveri, le stesse opportunità...questo deve essere chiaro a tutti!
Nanni capisco l'autodifesa ma non credo sia risolutivo... è come rendere le armi legali per difendersi, si arriverebbe all'alienazione dell'essere umano più di quanto già non sia avvenuto negli ultimi anni, non funziona così, si dovrebbe "civilizzare" i giovani educarli ai sentimenti e all'amore mai alla violenza.
Quando parlo di educare i giovani ovviamente non mi riferisco solo ai maschietti ma soprattutto alle femminucce, al non accettare intromissioni nella loro sacrosanta libertà di espressione, all'importanza di una vita libera e indipendente, alla scelta inopinabile di un progetto di vita ecc ecc ecc.
Ci sarebbe tanto altro da dire ma mi fermo qui, so solo che la strada è molto in salita, abbiamo un compito importantissimo da svolgere.
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Re: Io sono una donna
Dom Nov 26, 2023 12:17 am
Ciao Belibu.
Anche io come te non amo gli slogan che lasciano il tempo che trovano e poi via via prendono una piega diversa , spesso strumentalizzabile da forze politiche in contrapposizione tra loro.
Questa del patriarcato a cui si da la colpa dei femminicidi veramente mi sembra una sciocchezza.
E' abitudine oramai da parte dei media, appiccicare una sigla , un logo , un modo di dire ad ogni cosa , tanto per confondere l'opinione pubblica che distrattamente vede la tv o i tg e, che spesso manco sanno cosa vuol dire "patriarcato".
Il punto non è dare una definizione ad un problema che affligge le donne , in quanto donne , ma cominciare a cambiare dalla radice il modo di educare i propri figli e figlie al rispetto , ai valori per diventare a loro volta genitori responsabili .
Da ragazzino quando mi è capitato di essere aggredito da una ragazzina , (non so, un tempo era cosi) ..sapevo che le ragazze non si toccavano e quindi non replicavo e non cercavo lo scontro , ne verbale ne tanto meno fisico.
Ora si vedono cose terribili sul web...ragazzi che tirano pugni e schiaffi da paura a ragazze, vigliaccamente, usando tutta la loro forza .
Forse mi attirerò delle critiche, ma penso che le prime cose da fare attualmente , è quello di allenare sino dalla tenera età le bambine all' autodifesa , e nel contempo reagire velocemente con sanzioni pesanti ai famigliari dei bulli e prepotenti ancora minori e restrizioni della libertà per chi è maggiorenne e risultasse violento.
Bisogna estirpare questo problema alla radice, parlandone in modo concreto in tutte le sedi, anche perché tenere alta l' attenzione può aiutare a cominciare dai giudici a dare delle sentenze meno scandalose delle ultime dove hanno "liberato" uno che ha ucciso una donna e siccome si fuma non so quante sigarette ed è diventato obeso sta ora ai domiciliari.
"Non è più tollerabile che ci siano uomini che picchiano donne e continuano ad andare in giro come fossero uomini".
( cit. del scomparso Max Conteddu )
Buona notte cara Belibu
Anche io come te non amo gli slogan che lasciano il tempo che trovano e poi via via prendono una piega diversa , spesso strumentalizzabile da forze politiche in contrapposizione tra loro.
Questa del patriarcato a cui si da la colpa dei femminicidi veramente mi sembra una sciocchezza.
E' abitudine oramai da parte dei media, appiccicare una sigla , un logo , un modo di dire ad ogni cosa , tanto per confondere l'opinione pubblica che distrattamente vede la tv o i tg e, che spesso manco sanno cosa vuol dire "patriarcato".
Il punto non è dare una definizione ad un problema che affligge le donne , in quanto donne , ma cominciare a cambiare dalla radice il modo di educare i propri figli e figlie al rispetto , ai valori per diventare a loro volta genitori responsabili .
Da ragazzino quando mi è capitato di essere aggredito da una ragazzina , (non so, un tempo era cosi) ..sapevo che le ragazze non si toccavano e quindi non replicavo e non cercavo lo scontro , ne verbale ne tanto meno fisico.
Ora si vedono cose terribili sul web...ragazzi che tirano pugni e schiaffi da paura a ragazze, vigliaccamente, usando tutta la loro forza .
Forse mi attirerò delle critiche, ma penso che le prime cose da fare attualmente , è quello di allenare sino dalla tenera età le bambine all' autodifesa , e nel contempo reagire velocemente con sanzioni pesanti ai famigliari dei bulli e prepotenti ancora minori e restrizioni della libertà per chi è maggiorenne e risultasse violento.
Bisogna estirpare questo problema alla radice, parlandone in modo concreto in tutte le sedi, anche perché tenere alta l' attenzione può aiutare a cominciare dai giudici a dare delle sentenze meno scandalose delle ultime dove hanno "liberato" uno che ha ucciso una donna e siccome si fuma non so quante sigarette ed è diventato obeso sta ora ai domiciliari.
"Non è più tollerabile che ci siano uomini che picchiano donne e continuano ad andare in giro come fossero uomini".
( cit. del scomparso Max Conteddu )
Buona notte cara Belibu
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Re: Io sono una donna
Sab Nov 25, 2023 11:08 pm
Grazie Nanni
Però non mi piacciono molto gli slogan che son venuti fuori quest'anno. Se si ragiona a slogan non si ragiona.
Che caspita c'entra il patriarcato? Vorrei sapere se tutte queste che gridano sanno cosa sia o pensano sia sinonimo di maschilismo.
Non sarebbe il caso di tacere e pensare veramente a cosa porti queste cose? Magari si scopre che non è tanto una questione di patriarcato, ma di mancanza di presa di responsabilità, di rispetto e di equilibrio nei rapporti.
Le società occidentali non sono patriarcali, ma, purtroppo, il problema c'è, è evidente e pressante.
E, per favore, la famiglia, quella vera che si faceva carico del benessere di ogni membro, vediamo di rivitalizzarla invece di combatterla. Proprio per il bene di tutti e non solo delle donne, perché almeno lì chi è in difficoltà trovi qualcuno che allunghi una mano di aiuto e non per buttarti a fondo.
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Basta violenze sulla donna.
Sab Nov 25, 2023 10:48 pm
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Re: Io sono una donna
Mar Nov 21, 2023 8:44 pm
Bambina mia di Mariangela Gualtieri
Bambina mia,
Per te avrei dato tutti i giardini
del mio regno, se fossi stata regina,
fino all’ultima rosa, fino all’ultima piuma.
Tutto il regno per te.
E invece ti lascio baracche e spine,
polveri pesanti su tutto lo scenario
battiti molto forti
palpebre cucite tutto intorno.
Ira nelle periferie della specie.
E al centro,
ira.
Ma tu non credere a chi dipinge l’umano
come una bestia zoppa e questo mondo
come una palla alla fine.
Non credere a chi tinge tutto di buio pesto e
di sangue. Lo fa perché è facile farlo.
Noi siamo solo confusi, credi.
Ma sentiamo. Sentiamo ancora.
Sentiamo ancora. Siamo ancora capaci
di amare qualcosa.
Ancora proviamo pietà.
Tocca a te, ora,
a te tocca la lavatura di queste croste
delle cortecce vive.
C’è splendore
in ogni cosa. Io l’ho visto.
Io ora lo vedo di più.
C’è splendore. Non avere paura.
Ciao faccia bella,
gioia più grande.
L’amore è il tuo destino.
Sempre. Nient’altro.
Nient’altro. Nient’altro.
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Re: Io sono una donna
Mar Nov 21, 2023 4:36 pm
Se domani non rispondo alle tue telefonate, mamma.
Se non ti dico che torno per cena. Se domani, mami, vedi che il taxi non arriva.
Può darsi che io sia avvolta nelle lenzuola di un albergo, su una strada, o in un sacco nero (Mara, Micaela, Majo, Mariana). Può darsi cha sia in una valigia o abbandonata su una spiaggia (Emily, Shirley).
Non spaventarti, mamma, se vedi che mi hanno pugnalata (Luz Marina).
Non urlare se vedi che mi hanno trascinata (Arlette).
Mammina, non piangere se ti dicono che mi hanno impalata (Lucía).
Ti diranno che sono stata io, che non ho urlato, che erano i miei vestiti, che era l’alcol nel mio sangue. Ti diranno che è stato per l’orario, perché ero da sola. Che quello psicopatico del mio ex aveva dei motivi, che lo avevo tradito, che ero una puttana.
Ti diranno che ho vissuto, mamma, che mi ero permessa di volare troppo in alto in un mondo senz’aria.
Ti giuro, mamma, che sono morta combattendo.
Ti giuro, cara mamma, che ho urlato davvero forte mentre volavo.
Si ricorderà di me, ma’, saprà che sarò stata io a rovinarlo, perché mi riconoscerà nel volto di tutte quelle che gli urleranno contro il mio nome. Perché so, mamma, che tu non ti arrenderai.
Però, per quanto tu possa volerlo fare, non imbrigliare mia sorella.
Non rinchiudere le mie cugine, non vietare niente alle tue nipoti. Non è colpa loro, mamma, così come non è stata nemmeno colpa mia. Sono loro, saranno sempre loro [ellos, gli uomini, ndt].
Lotta per le loro ali, visto che le mie me le hanno tagliate.
Lotta perché siano libere e possano volare più in alto di me. Combatti perché possano urlare più forte di me. Perché possano vivere senza paura, mamma, proprio come ho fatto io.
Mammina, non piangere sulle mie ceneri.
Se domani sono io, mamma, se domani non torno, distruggi tutto.
Se domani tocca a me, voglio essere l’ultima.
Cristina Torres-Cáceres, Se domani non torno - 2017
L’autrice del testo è Cristina Torres-Cáceres, un’architetta e attivista femminista peruviana.
Torres-Cáceres aveva scritto il testo nel settembre del 2017, dopo il femminicidio di Mara Castilla, una studentessa di 19 anni uccisa a Puebla, in Messico, dall’autista di un servizio di noleggio con conducente a cui si era rivolta per tornare a casa dopo una serata con gli amici. Il nome di Castilla è uno di quelli che compaiono tra parentesi: sono tutti nomi di donne vittime di femminicidio. Nella versione originale il testo non ha un titolo, ma oggi è noto come “Se domani non torno” e se ne parla come di una poesia.
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Re: Io sono una donna
Sab Nov 18, 2023 10:10 pm
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Giulia Cecchettin
Sab Nov 18, 2023 8:16 pm
Giulia non è stata vittima di un individuo "mostro" isolato o di un giovane con squilibri psicologici. È diventata l'ennesima vittima di un'idea ancora persistente nella nostra società: quella che suggerisce che le donne non debbano avere il diritto di decidere autonomamente quale vita condurre e con chi condividerla.
Troppe volte in questo 2023 ho detto basta !!
Anche lei è stata vittima di un "bravo ragazzo". Quante lacrime dobbiamo ancora versare prima che gli uomini vengano educati al rispetto e alla libertà delle donne? È necessario promuovere cultura e istruzione, anziché ricorrere solo a carceri e codici penali. La politica non dovrebbe limitarsi a esprimere dolore, ma agire concretamente.
Senza parole ....solo tanta tristezza 101 vittime di femminicidio , non è tollerabile nemmeno per una sola vittima .
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