Parlamentari, pensione sicura anche se cade prima il governo. Decisione presa

254 favorevoli 34 contrari Approvato

Il Consiglio di garanzia dei due rami del Parlamento ha dato parere favorevole al vitalizio anticipato
Parlamentari, pensione assicurata. Decisione del Consiglio di garanzia
Una sentenza del Consiglio di garanzia di Camera e Senato è destinata non solo a far giurisprudenza ma anche a far parecchio discutere. Il Parlamento - si legge sul Corriere della Sera - riconoscerà a deputati e senatori il diritto a ottenere la pensione anche nel caso in cui la legislatura dovesse terminare prima dei fatidici «quattro anni sei mesi e un giorno», che è il limite fissato oggi dai regolamenti interni per riscattare la previdenza. Questi verdetti potrebbero avere anche un impatto politico, visto che nel Palazzo l’eventuale ritorno alle urne l’anno prossimo viene vissuto con grande preoccupazione soprattutto per chi è al primo mandato. Temono di perdere la pensione. In realtà, secondo quanto riferiscono fonti qualificate, le Amministrazioni dei due rami del Parlamento si stavano già preparando riservatamente per adeguarsi alla novità.

La svolta - prosegue il Corriere - è dettata da due sentenze, emesse dal Consiglio di giurisdizione di Montecitorio e dal Consiglio di garanzia di Palazzo Madama: si tratta di organismi che agiscono in regime di autodichia e che, alla stregua di tribunali, regolano autonomamente i conflitti tra le Camere e i parlamentari. L’intento di equiparare i diritti di un parlamentare a quelli di un normale cittadino, è considerato dai giudicanti come un primo passo per superare la sbornia populista che ha colpito il Palazzo negli anni passati. E l’operato giuridico finisce indirettamente per produrre un altro effetto. In uno dei ricorsi si sosteneva la tesi che il limite dei «quattro anni sei mesi e un giorno» finisce per condizionare l’attività di deputati e senatori, influenzandone le scelte e mettendo di fatto un vincolo al loro mandato.